Il Lavoro rende schiavi e la gente è pazza

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Avevo promesso a me stesso che avrei tenuto per me alcuni concetti, ma proprio non ce la faccio a tenermeli per me, e non dire quello che penso. Non perché quello che io penso è la realtà oggettiva, ma perché usando tutto il buon senso di questo mondo non riesco a comprendere come possa avere torto. Il mio primo articolo è stato un articolo di 2000 parole, questo temo che sarà molto più lungo.

Non parlo di Betting, perché non sono interessato a trovare nuovi clienti, se vuoi dare un senso diverso alla tua vita, mi scrivi e vediamo come fare, sennò chi se ne frega. Il Betting ti cambia tutto, proprio il modo di affrontare la vita, è una palestra di vita come direbbe qualcuno.

Sono sempre più convinto del fatto che molte persone vivano nella caverna di Platone, mi sono confrontato con diversi professionisti della psiche umana, per cercare di capire se avessi torto, o addirittura fossi io pazzo. Ho acquisito solo nuove informazioni(del resto sono molto ignorante su questi temi, come strumenti ho solo logica e buon senso), ma soprattutto un grande rispetto e una grande ammirazione da parte di questi professionisti.

Di conseguenza, giungo alla conclusione di non essere io anormale se degli psichiatri si complimentano con me.

La verità è che la gente è malata di mente.

Può sembrare un’affermazione esagerata, ma è una maledettissima constatazione. Lì fuori è pieno di zombie, come gli zombie di Romero. Sono individui fatti con lo stampino che seguono le masse, e fanno cose di cui non hanno nemmeno piena coscienza, solo perché è così che si fa.

Parla con uno di loro, e avrai parlato con tutti. Ripetono tutti le stesse inutili cazzate da lobotomizzati.

Di certe tematiche non dovrei parlarne, perché perdo potenziali clienti. Lo so benissimo. Ma io che ho competenze di un certo livello e che NON SONO SCHIAVO della società, me ne sbatto le palle. Deve essere il cliente a volere me, e non viceversa. Non che io non apprezzi i miei clienti, anzi.

Il Lavoro rende schiavi

Non smetterò mai di dire che il lavoro rende schiavi, non è assolutamente vero quello che ci propinano sin dall’infanzia, addirittura il lavoro è elemento fondante della Repubblica Italiana, ma ci rendiamo conto?

Se non lavori muori di fame, e questo sistema malato è arrivato addirittura al collasso, perché oggi per essere uno schiavo che per 40 anni passa 8 ore al giorno a lavorare, devi persino essere fortunato.

E no, io non sono comunista. Sono socialista, qualcuno mi da dell’anarchico ma manco per il cazzo.

Molte persone hanno auto che costano quanto 1 anno del loro stipendio. Mi è capitato di porre loro una domanda: Lavoreresti un anno intero in cambio di questa macchina? La loro espressione facciale se hanno due neuroni è emblematica, perché si rendono conto di essere dei coglioni.

Bisogna lavorare per produrre il necessario per avere una vita dignitosa, e potersi permettere benessere psico-fisico per sé e i propri cari, e non per avere l’ultimo modello di supercar o l’ultimo cellulare alla moda.

C’è gente che SPENDE un’ora delle proprie 177.000 ore circa di vita “normale” per guadagnare una cifra che poi spenderà interamente per un aperitivo, che poi non ho capito per quale motivo ultimamente si chiamino “aperitivi”.

L’ora d’aria

Avete notato che la gente il sabato cambia? Sono tutti di buon umore, è un umore che va in crescendo, fino a quando si raggiunge sera e pure lo sfigato che magari fa il monnezzaro o lavora in fabbrica si crede qualcuno solo perché ben vestito. Mi è capitato di vedere più di una volta atteggiamenti d’astio nei confronti di alcuni venditori ambulanti proprio di sabato, venditori ambulanti che se ne stavano per i cazzi loro, e avevano regolare licenza. Questo perché il sabato sera devono impressionare la compagna per farsela dare, o gli amici per fare la figura del figo.

Questo fenomeno io lo definisco: Ora d’aria.

Il sabato mattina si aprono le celle delle loro squallide gabbie e corrono tutti fuori a fare un po’ il cazzo che gli pare, arrivano a picchi emotivi con i quali si sopravvalutato, e per strada porca puttana non si può camminare sennò a momenti ti investono per quanto corrono.

Poi ecco che arriva la domenica, durante la mattina c’è ancora l’euforia del giorno prima, questo dura fino a pranzo. Poi l’umore va calando fino al raggiungimento di uno stato emotivo deprimente/malinconico… signori si è fatta ora… si torna in gabbia!

Le trasgressioni e i figli

Nella vita secondo la loro mente ormai fusa, bisogna trasgredire. Per loro trasgredire significa drogarsi, alcool ecc; e in molti casi sostengono che chi non faccia queste cose non si sappia divertire.

La verità unica e sola, è che non ho mai visto una persona felice drogarsi. Ho conosciuto molte persone, anche “in gamba” e di grande prestigio sociale che si drogassero, ma col cazzo che erano felici ed equilibrate, manco per il cazzo.

Lo stesso discorso vale per l’alcool. E vale anche per il cibo.

La gente come dicono gli psicologi e non io, mangia per mancanza d’altro. Io mangio perché il lavoro mi stressa, lavoro che amo con tutto me stesso, ma che comunque genera stress e frustrazione(proprio perché hai a che fare con le persone, e quindi con gente frustrata!). Nei momenti in cui non lavoro, non mi ingozzo come un porco maiale ingerendo veleno per il mio organismo.

Sì trasgredisce andando a fare una battuta di pesca in Alaska, scopandosi tutte le asiatiche che ti mandano mezzo segnale del quartiere asiatico di Napoli come ho fatto io; o andando a vedere una partita della squadra peruviana che da bambino usavi a Football Manager. NON DROGANDOSI.

I Figli…

Che Dio(o chi per lui(?)) benedica chi decide di avere figli. Ma alla base ci deve essere un serio desiderio di maternità/paternità.

E invece? Succede molto spesso che la gente decida di avere figli solamente per non essere sola in vecchiaia, e solamente per cercare in maniera molto infantile l’immortalità, grazie al DNA.

Ed ecco che vengono fuori situazioni imbarazzanti di padri/madri che non riservano ai figli tutto ciò di cui necessitano. I genitori degni di questo nome sono pochi, altri semplicemente si limitano a crescerli come si cresce una mucca. Dandogli del cibo e impartendogli una sottospecie di educazione mainstream.

Ho scritto che avrei scritto un contenuto più lungo del mio primo post, ma la verità è che c’è talmente tanto da dire, che non basterebbe un libro grande quanto la bibbia, il tutto si può riassumere dicendo che la gente è pazza, e la pazzia è divenuta normalità.

4 COMMENTS

  1. Riflessione realista.di più stati sociali .ottimamente,riportato a parole scritte in modo veritiero. Complimenti…

  2. SEI UN GRANDE. Punto. Né più né meno. Ogni altra parola nei confronti del tuo CORAGGIO e del tuo GENIO (genio = persona che ragiona fuori dagli schemi di massa, raggiungendo idee originali che alla massa sfuggono, e che comportano un miglioramento della qualità della vita), sarebbe di troppo. Continua così.

    Personalmente ritengo che siamo in una fase evolutiva molto molto molto moooooolto mooooooooooolto lenta, che forse, e sottolineo FORSE, ci porterà ad uno stato superiore tra circa diecimila anni, non meno assolutamente, con una realistica e ponderata valutazione delle varie fasi storiche umane. Forse, perché non c’è né legge né garanzia di una qualche divinità che riusciremo a sopravvivere ai prossimi 3 secoli, periodo in cui l’umanità vivrà un inferno in terra conseguenza INEVITABILE di questo suo attuale modo folle di esistere su questo pianeta!

    • Ciao Alex, mi trovo perfettamente d’accordo con te. Non siamo fatti per vivere vite così frenetiche, e la competizione che c’è oggi tra le persone non è una competizione sana, ma è una lotta per la sopravvivenza dove pochi hanno molti, e tanti devono lottare anche per mettere un piatto a tavola.

      Bisogna uscire il prima possibile da queste logiche se si vuole salvare il salvabile.

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